Revisione del 30 aprile 2010
http://www.fabule.it/caratteri.htm
Questo documento elenca tutti i caratteri che non sono segnati sulla tastiera italiana ma possono tuttavia essere inseriti attraverso semplici combinazioni di tasti. Esso è riferito a Linux, in particolare Linux Ubuntu, ma vengono presi in considerazione anche Windows e Macintosh.
Sono illustrate graficamente le tastiere Linux e Mac (prendendo un’idea da Giorgio Polvara, che ha diffuso su internet un’immagine della tastiera con quattro caratteri disegnati su ciascun tasto: un esempio si trova qui) e sono elencati tutti i caratteri che possono essere ottenuti con particolari combinazioni di tasti.
Spostando il puntatore su un carattere, appare un piccolo box volante con una breve descrizione del carattere e, al piede, i codici Unicode UTF-16 e XML decimale. Se esistono, sono indicate anche le combinazioni di tasti da usare per ottenerlo:
Normalmente il box compare passando con il puntatore su un carattere e scompare allontanandosi; ma facendo, clic su un carattere, il box diventa persistente e posizionabile, e mostra le informazioni dei caratteri su cui viene eseguito un clic. Per spostare il box, tenere premuto il pulsante sinistro del mouse e trascinarlo, oppure premere il tasto <Control> e spostare il mouse.
L’uso dei tasti Alt Gr e Compose e, in Windows, quello dei codici Alt, sono spiegati nelle relative sezioni. Qui ne riassiumiamo il meccanismo:
Ora, per richiudere il cassetto, clicca sul punto di domanda che hai cliccato per aprirlo...
I caratteri conosciuti nelle varie lingue e sistemi di codici sono raccolti nel sistema Unicode, che assegna a ciascun carattere un numero univoco indipendente dalla lingua, dalla piattaforma e dal programma utilizzati per visualizzarlo. In Unicode ciascun carattere è identificato con U+ seguito da un numero esadecimale. Esistono diverse codifiche Unicode, qui faremo riferimento alla Unicode UTF-16, che identifica ogni carattere con quattro cifre esadecimali.
In pratica, possiamo scrivere qualsiasi carattere premendo Ctrl + Shift + U e digitando il suo codice UTF-16. Per esempio, sapendo che il simbolo di “più o meno” (±) ha il codice U+00b1, possiamo scriverlo premendo contemporaneamente i tasti Ctrl, Shift e u e poi digitando 00b1: quando premiamo Ctrl + Shift + U sullo schermo compare una u sottolineata, a questo punto aggiungiamo il codice del carattere e alla fine premiamo Invio.
Per conoscere il codice di un carattere, in Linux Ubuntu possiamo consultare la Tabella caratteri, installando il pacchetto gucharmap per l’ambiente Gnome (o kcharselect per KDE): sudo apt-get install gucharmap
(o sudo apt-get install kcharselect
per KDE).
È un sistema simile a quello usato in Windows, dove abbiamo a disposizione un’analoga Mappa Caratteri e dove possiamo scrivere una serie di caratteri tenendo premuto il tasto Alt e digitando un codice sul tastierino numerico (p. es. Alt + 0177 per stampare ±). Ma è un sistema piuttosto scomodo. Se abbiamo frequentemente bisogno di usare dei caratteri non presenti sulla tastiera, in molti casi Linux ci viene in aiuto offrendoci alcune scorciatoie, che vedremo nei prossimi paragrafi.
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I caratteri evidenziati in rosso si sommano al carattere digitato successivamente. Per esempio, per scrivere la ü con dieresi premiamo contemporaneamente Alt Gr + Shift + . (cioè Alt Gr + :); fino a questo punto non succede niente, ma se successivamente premiamo u compare la ü con dieresi (e premendo o compare ö, ecc.).
Se invece vogliamo stampare la dieresi stessa (¨), da sola, premiamo per due volte Alt Gr + : oppure teniamo premuto Alt Gr e premiamo : per due volte.
Possiamo vedere qualcosa di analogo se apriamo onBoard, la tastiera virtuale inserita nelle tecnologie assistive di Linux. Per attivarla andiamo in Sistema → Preferenze → Tecnologie assistive, clicchiamo su “Applicazioni preferite” e, nella sezione Mobilità, selezioniamo onBoard. Quindi chiudiamo e ci assicuriamo che la casella “Abilitare le tecnologie assistive” sia spuntata. Ora possiamo lanciare onBoard con il comando da terminale onboard
, oppure la troviamo in Applicazioni → Accesso universale → onBoard. Premendo i vari tasti modificatori, vedremo gli stessi caratteri mostrati in questa figura (onBoard però serve per usare il mouse al posto della tastiera, non per osservare l’effetto della pressione dei tasti; qualcosa di più vicino alle nostre esigenze sarebbe il Visore Tastiera che troviamo sul Macintosh).
Per stampare caratteri diversi da quelli disegnati sulla tastiera possiamo usare anche il tasto Compose. Si tratta di una funzione speciale che possiamo assegnare a un tasto, di solito il tasto Super destro, in modo da trasformarlo in un tasto modificatore che useremo, in alternativa e in aggiunta a Alt Gr, per scrivere caratteri particolari.
Con il Compose possiamo stampare gli stessi caratteri che otteniamo con Alt Gr, ma anche molti altri; per esempio, per stampare una lineetta emme — il trattino lungo usato per gli incisi — non c’è un metodo con Alt Gr, ma possiamo premere il tasto Compose, rilasciarlo e poi premere tre volte di seguito il comune trattino (-).
Il tasto Compose non è abilitato di default. Per abilitarlo su Linux Ubuntu procediamo in questo modo:
– A partire da Ubuntu 21.10, andare in
Impostazioni → Tastiera → Digitare caratteri speciali → Tasto compose
e scegliere il tasto da usare come Compose.
– Nelle versioni precedenti di Ubuntu, installare il pacchetto gnome-tweaks (sudo apt install gnome-tweaks), che consente l’accesso immediato ad alcune personalizzazioni del sistema. Una volta installato, aprire gnome-tweaks (o “Personalizzazioni”) e andare in
Tastiera e mouse → Tastiera → Tasto di composizione
per scegliere il tasto voluto.
– In qualsiasi versione di Ubuntu, si può usare l’editor DConf (sudo apt install dconf-editor). Andare in
/org/gnome/desktop/input-source
e, nella chiave xkb-options, scrivere la stringa corrispondente al tasto prescelto, che nel caso in cui vogliamo usare il Super destro sarà: ['compose:rwin']
Ora potremo scrivere molti caratteri particolari premendo il tasto Compose (nel nostro esempio il Super destro) seguito da altri tasti, che andranno premuti sempre uno dopo l’altro.
Di seguito sono riportati tutti i caratteri che si possono ottenere con i tasti modificatori Alt Gr e Compose. I caratteri che si ottengono con Alt Gr sono ovviamente gli stessi già mostrati sulla tastiera. L’elenco è diviso in due parti:
Quando con un tasto modificatore ci sono modi alternativi per ottenere lo stesso risultato, compaiono separati da un pallino (•). Se per ottenere un determinato carattere occorre digitare uno spazio, è indicato con l’abbreviazione [spz].
AltGr + ù & car.
Comp & ` & car.
AltGr + , & car.
Comp & ' & car.
AltGr + " & car.
Comp & = & car.
AltGr + : & car.
Comp & " & car.
AltGr + £ & car.
Comp & ~ & car.
AltGr + ^ & car.
Comp & ^ & car.
AltGr + ç & car.
Comp & , & car.
AltGr + = & car.
Comp & ; & car.
AltGr + - & car.
AltGr + ° & car.
Comp & o & car.
AltGr + § & car.
Comp & b•U & car.
Comp & c & car.
Comp & / & car.
Comp & . & car.
Comp & ^ & car.
Comp & _ & car.
In Windows non abbiamo a disposizione combinazioni di tasti, ma possiamo comunque scrivere tutti i caratteri del set Latin1, e anche qualche altro. Teniamo premuto il tasto Alt e digitiamo sul tastierino numerico il codice del carattere: il simbolo corrispondente viene stampato al rilascio del tasto Alt.
Un buon numero dei codici Alt è analogo al codice ascii esteso (il Latin1, o ISO 8859-1, che è la codifica internazionale dei caratteri usati nei paesi dell’Europa occidentale), uguale a quello dell’XML decimale, ma un altro buon numero di simboli ha una codifica arbitraria, che si discosta dai criteri internazionali normalmente seguiti
Qui è riportata solo una parte dei codici Alt, essendo stati omessi quasi tutti i caratteri visibili sulla tastiera italiana. Sotto ciascun simbolo è indicato il numero da digitare sul tastierino numerico tenendo premuto il tasto Alt. Quando esistono due o più codici Alt alternativi, sono separati da un trattino. Spostando il mouse su un carattere compare un box volante con ulteriori informazioni. Teniamo presente che non tutti i font supportano ogni tipo di carattere e che quindi l’inserimento di caratteri con il codice Alt qualche volta potrebbe non funzionare.
Solo un accenno incompleto alla tastiera Macintosh. Mentre la Microsoft non si è mai degnata di offire su Windows scorciatoie da tastiera per scrivere caratteri particolari (salvo inserire in Microsoft Office scorciatoie di tutti i tipi, che spesso entrano in conflitto con quelle di sistema del Mac), la Apple ha sempre implementato un sistema analogo a quello che abbiamo visto su Linux.
Una piccola differenza rispetto a Linux è che nella tastiera Macintosh non esiste il tasto Alt Gr, ma due tasti Alt utilizzabili assieme al tasto Maiuscole, ai tasti dei caratteri e alla barra spaziatrice (con il tasto Alt la barra spaziatrice produce lo spazio en, uguale alla metà di uno spazio normale) per moltiplicare i caratteri della tastiera.
Una differenza più grande concerne invece la scelta dei caratteri supplementari, più mirata ai simboli matematici e agli usi tipografici italiani. In ogni caso anche la tastiera del Mac, che solo dalla fine degli anni ’90 è la tastiera americana QWERTY (in precedenza, da noi la Apple usava la tastiera italiana QZERTY) associa a ciascun tasto quattro caratteri e quindi, in modo analogo a Linux, i caratteri in alto si formano premendo il tasto Maiuscole, i caratteri a destra premendo uno dei tasti Alt, i caratteri in alto a destra premendo Maiuscole + Alt + Carattere.
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I caratteri evidenziati in rosso si sommano a quello digitato successivamente. Per esempio, per scrivere la ü con dieresi premiamo contemporaneamente Alt + Maiuscole + u (cioè Alt + U): viene stampata la dieresi su sfondo colorato (¨), in attesa di una lettera su cui applicarla. Se ora premiamo u, al posto della dieresi compare la ü con dieresi (e se premiamo o compare ö, ecc.); se invece premiamo uno spazio, viene stampata la stessa dieresi, da sola (e così anche per gli altri segni diacritici evidenziati in rosso).
Sul Mac abbiamo a disposizione il Visore Tastiera, che illustra queste combinazioni mostrando in anteprima l’effetto della pressione dei tasti.